Con due incendi avevano devastato in diversi punti la struttura del Centro permanenza per i rimpatri di Milo. Nella cittadina in provincia di Trapani, la polizia ha fermato tre ospiti, indagati per le fiamme che hanno provocato i gravi danni del 22 gennaio.
Si tratta, in particolare, di due tunisini privi di precedenti, e di un marocchino, con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Il gip di Trapani, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha convalidato il provvedimento ed emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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L’incendio è avvenuto il 22 gennaio quando un gruppo di stranieri, nel primo pomeriggio, ha fatto divampare le fiamme in alcuni locali della struttura.
Dalle immagini registrate da telecamere nelle aree comuni, la Squadra mobile visiona eventi e persone coinvolte: molte hanno il volto coperto e calzano i cappucci delle felpe rendendosi irriconoscibili. I tre fermati, invece, hanno il volto scoperto e vengono identificati.
Due di loro hanno portato nei locali buste contenenti plastica e carta, mentre il terzo una coperta in fiamme, servita ad appiccare l’incendio a uno dei settori. Al momento del fermo, tutti e tre indossavano gli stessi indumenti e accessori ripresi dalle telecamere il giorno dell’incendio.
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