Stupro Palermo, la 19enne: “Troppe falsità: stanca, non voglio vita tormentata”

“Se volete farmi apparire come pu… di turno ci state riuscendo, contenti voi, contenti tutti”: il duro sfogo

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“Mi fate schifo. Non ce la faccio più. Pensate che sia bello stare l’estate chiusa in comunità, mentre tutti sono al mare?”. Si tratta dello sfogo della giovane che, a Palermo, nel luglio dello scorso anno, ha denunciato sette giovani per lo stupro di gruppo avvenuto nella zona del Foro Italico, all’interno di un cantiere.

Negli ultimi giorni le news a proposito della tesi della difesa, secondo cui la 19enne fosse “consenziente”. Sin da subito, lei ha detto di “essere stata stuprata“. E la giovane protesta anche per alcune testimonianze che gli avvocati della difesa avrebbero depositato.

Se volete farmi apparire come pu… di turno ci state riuscendo, contenti voi, contenti tutti. Dopo che passo ore di processi in cui viene dichiarato il contrario di ciò che viene scritto?”.

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Lunedì, intanto, si è tenuta l’udienza preliminare davanti al tribunale dei minori di Palermo, rinviata al prossimi 23 gennaio. “Pensate che non dormire per mesi la notte sia stato bello, vero? – dice ancora la giovane – Vi auguro di passare ciò che sto passando io. Io non sono uno scoop, sono un essere umano”.

“Spero che chi si voglia vendicare su di me lo faccia un giorno di questi finalmente, anzi vi prego fatelo. Perché non riesco da sola. Ci ho provato, ma qualcosa mi lega alla vita, nonostante tutto. Però ho paura – ha spiegato – di non sapere come uscire da tutto questo. Non la voglio una vita tormentata. Non potere girare più per la mia città. Grazie a voi mi sono tornati gli attacchi di panico”.

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