Cronaca

Stupro Palermo, la difesa: “La 19enne raccontò di aver provato piacere”, c’è la smentita

Prosegue l’azione degli avvocati dei sette ragazzi che sono stati accusati per lo stupro di gruppo ai danni della giovane 19enne, nello scorso luglio, a Palermo.

Depositati nuovi documenti, che sono frutto delle indagini che proseguono da parte della difesa. Secondo quel che è trapelato, fra le carte finite agli atti del processo (per il quale i sei imputati hanno chiesto il rito abbreviato condizionato) ci sarebbe anche la testimonianza di una persona che avrebbe raccontato che “la vittima gli avrebbe confidato di avere provato piacere durante il rapporto” e che era “stato bellissimo”.

Parole che sarebbero state pronunciate dalla 19enne al titolare del locale nel quale lavora il fidanzato della vittima, e che si trova in corso Vittorio Emanuele. Il commento era stato fatto poco dopo quel che era accaduto nel cantiere abbandonato del Foro Italico.

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Il commerciante avrebbe raccontato questo agli avvocati dei sei imputati maggiorenni (il settimo, all’epoca dei fatti 17enne, viene giudicato dal tribunale per i minorenni). Secondo il suo racconto, quando andava al locale a trovare il fidanzato la giovane si “lamentava di essere stata talvolta violentata, altre volte spinta. Vista la frequenza con cui ciò accadeva, tale situazione era divenuta assurda, quasi imbarazzante”.

Dalla parte di uno degli avvocati della giovane, è arrivata una pronta smentita sulle ricostruzioni fatte dal proprietario dell’attività di corso Vittorio Emanuele. “In relazione alle dichiarazioni rese dal titolare del locale di corso Vittorio Emanuele, la mia cliente ne respinge il contenuto in tutte le sue parti e mi ha annunciato che prenderà provvedimenti nelle sedi opportune per denunciarne l’infondatezza”.

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