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Fuori dal carcere Pistorius, 11 anni dopo l’omicidio della fidanzata

La libertà sulla parola prevede comunque una serie di limitazioni rigide: la vicenda dell’ex campione paralimpico

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Oscar Pistorius da oggi non è più in prigione. A quasi 11 anni dall’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, il 37enne ex campione paralimpico è stato rilasciato sulla parola: le autorità sudafricane hanno confermato che Pistorius è già a casa dopo aver scontato più della metà della condanna a 13 anni e 5 mesi di carcere.

“Blade Runner” aveva ucciso la compagna nel febbraio 2013, sparando attraverso una porta, ma si era sempre difeso sostenendo di averla scambiata per un ladro. Inizialmente condannato per omicidio colposo, Pistorius si è poi visto commutare il capo d’accusa in omicidio volontario e nel 2017 è arrivata la sentenza definitiva.

Le leggi sudafricane permettono però la possibilità della libertà vigilata una volta scontata più della metà della pena e così l’ex campione paralimpico, amputato bilaterale, ha ottenuto di poter lasciare il carcere. La libertà sulla parola prevede comunque una serie di limitazioni rigide, compreso il divieto di parlare con i media, fino alla fine della pena che si esaurirà nel 2029 e che Pistorius dovrebbe scontare nella casa dello zio Arnold, alla periferia di Pretoria.

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June Steenkamp, madre della vittima, in una nota ha commentato che la famiglia di Reeva “ha sempre saputo che il rilascio sulla parola fa parte del sistema legale sudafricano e che la legge deve fare il suo corso. C’è stata giustizia per Reeva? Oscar ha pagato abbastanza? Non ci potrà mai essere giustizia se tua figlia non tornerà mai più e nessuna pena ci restituirà Reeva. Noi, che restiamo, siamo gli unici a scontare una condanna a vita”.

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