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Cronaca

Morti sul lavoro, oltre cento le persone decedute soltanto in Sicilia: i dati

Rischi per chi lavora nell’agricoltura, nei trasporti e nell’edilizia: ben 162 le persone schiacciate dal trattore

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Nel 2023 sono stati complessivamente almeno 1485 (erano stati 1484 nel 2022, calcolati con gli stessi parametri), dei quali ben 109 si sono registrati nella sola Sicilia. Si parla di morti sul lavoro nell’anno appena concluso. Cifre che equivalgono ad una media di quasi 30 vittime a settimana, e di poco meno di 4 al giorno.

Dati drammatici, quelli che sono emersi dall’elaborazione del Centro studi della Cub, in base ai dati dell’Inail e dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro, sia di Bologna che di Mestre.

Direttamente sul luogo di lavoro sono stati 900 i morti, mentre 585 coloro che hanno perso la vita in viaggio (dovuto alla professione, per esempio gli autotrasportatori) o andando o tornando dal luogo di impiego.

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I settori lavorativi in cui più alto è il rischio per i lavoratori rimangono quelli dell’agricoltura, dei trasporti e dell’edilizia. Ben 162 le persone schiacciate dal trattore, 117 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro).

Novantacinque, invece, gli operai, impiegati, agricoltori, braccianti morti per malori sui luoghi di lavoro: “In luglio e agosto – ha affermato il sindacato – per il caldo i deceduti per infortuni sul lavoro sono stati moltissimi soprattutto nei cantieri”,

Ma andiamo ai numeri. La “maglia nera” è della Lombardia (185 morti), seguita da Veneto (142), Campania (123) e, come detto, Sicilia (109). Per ciò che riguarda le altre regioni, Emilia-Romagna (112), Piemonte (101), Lazio (97), Puglia (95), Toscana (87), Calabria (86), Marche (48), Abruzzo (48), Friuli (39), Sardegna (42), Trentino Alto Adige (33), Liguria (32), Umbria (27), Basilicata (14), Molise (10), Valle d’Aosta (5).

Walter Montagnoli, della segreteria nazionale Cub, ribadisce la richiesta che a livello legislativo venga istituito il “reato di omicidio sul lavoro” per i titolari e i responsabili delle aziende che non ottemperano al rispetto delle regole e normative sulla sicurezza.

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