L’Etna non dorme: terremoto in mattinata e attività stromboliana

L’attività del vulcano siciliano prosegue, e dopo l’emissione sul cratere di sud-est si è verificato un terremoto in mattinata

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Continua l’attività del vulcano siciliane. Un terremoto di magnitudo 2.5 si è verificato in mattinata alle pendici dell’Etna a 2.4 km a est di Piano Pernicana.

Il sisma è stato registrato alle 7:52 ed è stato avvertito superficialmente, e dunque sarebbe, secondo quanto trapela, direttamente collegato a quella che è l’attività dell’Etna.

Linguaglossa è il centro abitato più vicino all’epicentro del sisma, essendo la cittadina catanese a meno di cinque chilometri. E intanto, l’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio Etneo, ha comunicato che che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si osserva la continuazione dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.

“Tale attività, a carattere variabile sia in intensità sia in frequenza delle singole esplosioni, produce – si legge nel comunicato dell’INgv – delle modeste emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono rapidamente in direzione E e comunque in prossimità dell’area sommitale”.

“L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra i valori medi ed elevati. Le sorgenti permangono nell’area del Cratere di Sud Est. Per quanto riguarda l’attività infrasonica, le sorgenti – prosegue la nota – degli eventi localizzati risultano nell’area del Cratere di Sud-Est e mostrano intensità medio-alta“. (foto archivio)

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