Ha toccato il sedere ad un uomo, in discoteca. E per questa ragione, è stata condannata a sei mesi di carcere per il reato di “violenza sessuale”. Si tratta di quanto accaduto in Spagna, dove è arrivata la decisione della prima sezione del tribunale provinciale di Navarra.
La giovane condannata è una 23enne che abita a Pamplona. L’atto per cui è stata giudicata colpevole è avvenuto sulla pista di una discoteca. E la sentenza, che riguarda una donna di origine sudamericana, è stata accettata dall’imputata.
Tutto è accaduto qualche mese fa intorno alle 3 di notte all’interno di un locale. Secondo quanto è emerso dai verbali, il giovane si trovava in pista quando ad un certo punto la 23enne si è avvicinata e “con spirito libidinoso ha toccato il sedere, abbassando la mano lungo la gamba in modo lascivo”, è stato scritto nella sentenza.
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Sembra che, dopo l’accaduto, il ragazzo si sia poi rivolto alla giovane, per chiederle spiegazioni. Ma lei avrebbe poi continuato a tenere un comportamento definito “inappropriato”. Decise, infatti, di ritornare accanto a lui per toccargli ancora una volta il “lato b”. La cosa, secondo quanto è stato riportato dalla sentenza, ha fatto “sentire a disagio” il ragazzo, che poi, dopo un po’, decise di “abbandonare il locale”.
Il primo racconto è stato fatto subito dopo, nella stessa notte. Il giovane si è rivolto ad alcuni agenti della polizia municipale di Pamplona ed ha spiegato tutto. Alla fine, alla donna, che è stata condannata, oltre ai 18 mesi di interdizione sono stati comminati due anni di libertà vigilata e il pagamento di 300 euro alla giovane vittima dei fatti a titolo di risarcimento del “danno morale”.
All’imputata l’attenuante della tossicodipendenza, avendo agito all’epoca dei fatti influenzato da sostanze stupefacenti. La sentenza va letta tenendo presente che la legge sulla “garanzia globale della libertà sessuale”, conosciuta come la legge del “sì significa sì”, si basa sul fatto che tutti i comportamenti sessuali in cui non vi è consenso sono considerati aggressioni sessuali.
In Spagna, sin dall’entrata in vigore, la legge “solo sì significa sì” di Irene Montero è stata molto criticata. E fino allo scorso agosto, 1.156 autori di reati sessuali hanno beneficiato di riduzioni di pena dopo l’entrata in vigore della legge “solo sì significa sì”.
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