Sospesa anche l’alimentazione. L’ex boss mafioso Matteo Messina Denaro, 61 anni, che si trova ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale de L’Aquila, è “in coma irreversibile”.
In serata la decisione dei medici, che hanno fermato anche l’alimentazione. La conferma attraverso una nota dell’agenzia ansa.
Il mafioso trapanese era stato arrestato dai carabinieri del Ros il 16 gennaio scorso a Palermo davanti la clinica Maddalena dove si recava abitualmente per la chemioterapia dopo aver subito due operazioni per tumore al colon.
Le indagini dopo l’arresto hanno permesso di scoprire che il boss, latitante da trent’anni, viveva tranquillamente a Campobello di Mazara, non lontano da Castelvetrano sua cittadina di origine, protetto da una ragnatela di prestanome e factotum.
Le condizioni di Matteo Messina Denaro, malato terminale di tumore al colon, si erano aggravate ieri dopo un grave sanguinamento. Poi un collasso con i parametri vitali compromessi. Nel testamento biologico il 61enne avrebbe manifestato la volontà di non subire l’accanimento terapeutico con l’utilizzo delle macchine per essere tenuto in vita.
Con l’assenso della famiglia da alcune settimane era stato sottoposto alla terapia del dolore con l’interruzione della chemioterapia e con il passaggio in carico al reparto di rianimazione competente nella terapia del dolore.
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