Una “mazzetta” in cambio di un nulla osta. È stato questo, da parte di una donna di 60 anni, il tentativo portato avanti con un funzionario della prefettura di Catania. La collaboratrice di uno studio legale etneo è stata per questa ragione denunciata.
L’obiettivo era quello di ottenere l’ok in una pratica relativa ad un uomo straniero. Per tentare di “convincere” il funzionario, gli ha offerto una busta piena di banconote. Per l’extracomunitario in questione, lo Sportello unico immigrazione aveva già notificato un avviso del provedimento di rigetto.
La denuncia sul tentativo è stata fatta alla squadra Mobile che, dopo le indagini, ha inviato un rapporto alla procura di Catania che ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale etneo una misura cautelare. L’accusa per la donna è quella di istigazione alla corruzione propria. Per lei, una sessantenne collaboratrice di uno studio legale, il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla P.G.
Il funzionario della prefettura ha raccontato che l’offerta era stata formulata mostrando a lui un incarto con dentro delle banconote il cui ammontare non veniva specificato dall’indagata (ma la prima era del valore di 50 euro) che venivano presentati come “un pensiero” per il funzionario e, successivamente a seguito della reazione di quest’ultimo e del dirigente dello stesso, come una modalità per offrire un caffè o una granita per i funzionari dell’ufficio.
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