“Ho sentito parlare di ‘rieducazione’ per gli stupratori. Ma come si fa a pensare di rieducare una persona e lasciarla nuovamente in giro dopo che ha rovinato una ragazza?”.
Si tratta soltanto di alcune delle parole che la ragazza vittima dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo lo scorso 7 luglio ha deciso di affidare, con una lettera, a “Zona Bianca”, il programma condotto da Giuseppe Brindisi in prima serata su Retequattro.
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“Perché lasciarmi condizionare l’esistenza così tanto da persone che vogliono solo questo? Devo andare avanti, voglio farlo, controvoglia, ma devo riuscirci. Non solo perché voglio una vita migliore ma anche per mia madre, che nonostante fosse molto malata e bloccata a letto, si faceva sempre vedere col sorriso”.
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