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Cronaca

Fuoco, evacuazioni e strade chiuse: nube nera avvolge la Sicilia, incubo incendi

Schifani:” Chiederemo lo stato di emergenza per l’Isola”. Ancora fiamme in tutta l’isola, fra autostrade chiuse e interventi dei vigili

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Brucia tutta Palermo e numerosi Comuni della provincia. Una nube di fumo avvolge da ore il capoluogo in uno scenario a dir poco apocalittico. I forti venti di scirocco che nelle ultime 48 ore hanno sferzato su tutta la Sicilia hanno moltiplicato gli incendi che si sono propagati.

Lunghe ore di lavoro per i vigili del fuoco di Palermo che già nella giornata di ieri hanno dovuto affrontare il moltiplicarsi di roghi. In meno di 24 ore sono stati più di 80 gli interventi effettuati dei vigili del fuoco sull’intero territorio della provincia. Le fiamme hanno interessato l’area tra Cinisi e Terrasini, sia nella parte alta della montagna che in zone più basse dove ci sono villini e palazzi. Particolarmente critica la situazione dell’incendio in città in località Inserra dove le fiamme hanno interessato delle abitazioni così come nella località di Capo Gallo. (continua sotto)

A causa dell’emergenza alcune arterie sono state chiuse al traffico. COme rende noto l’Anas, nel Palermitano l’autostrada A19 tra Villabate e Palermo è tornata percorribile, ma è adesso chiusa, in entrambe le direzioni, tra Buonfornello e Scillato.

È stata riaperta alla circolazione la strada statale 120 “Dell’Etna e delle Madonie”, tra il km 12 e il km 18, a Cerda, ma la stessa statale è adesso chiusa al km 73 in località Madonnuzza. Rimane inoltre chiusa la strada statale 186 “Di Monreale“, dal km 19,100 al km 24,200, a Borgetto.

Vasti incendi si sono propagati per diverse ore anche nel territorio di Altofonte, Monreale e San Martino alle porte di Palermo. Le fiamme hanno interessato l’area di monte Grifone e nella giornata di oggi hanno coinvolto la chiesa del cimitero di Santa Maria di Gesù.

Oltre agli incendi di vegetazione e abitazioni è sempre in atto l’incendio nella discarica di Bellolampo. Per far fronte a questa situazione si è reso necessario integrare il personale in servizio, inoltre già dalla giornata di eri sono presenti nella nostra provincia squadre provenienti da altri comandi di Catania, Agrigento e Caltanisetta. Sono attualmente impegnate sul territorio circa 150 unità. A supporto delle operazioni di spegnimento sono intervenuti anche dei mezzi aerei che attualmente stanno operando su Bellolampo e su Gratteri. Un elicottero sta invece operando su Geraci e Gangi.

RESORT EVACUATO AD ACIREALE

A Catania ci sono oltre 100 interventi in coda, con 18 squadre impegnate sul campo. Coinvolte le zone pedemontane di Valverde, Zafferana Etnea, Pedara, Tarderia, Nicolosi.

Tra Riposto e Acireale è stato evacuato un resort e due vivai sono stati interessati dalle fiamme. Apprensione anche per la Timpa di Acireale che non è stata risparmiata dal fuoco in più parti, con la preoccupazione che gli incendi potessero propagarsi fino alle frazioni marine di Santa Maria La Scala, Stazzo e Santa Tecla.

A FUOCO MESSINA, EVACUATE CASE

Nelle ultime ore sono stati registrati vasti incendi a Messina e provincia. Le situazioni più critiche sono quelle di Torre Faro e Oliveri. In quest’ultimo Comune lo scenario è apocalittico. Le fiamme si propagate dalla zona collinare fino al centro abitato. Il sindaco Francesco Iarrera ha deciso di evacuare tutte le abitazioni in via prudenziale di Garibaldi, le case popolari, la via Stazione e la via De Gasperi.

Intanto, è stata riaperta alla circolazione la strada statale 113dir, dal km 15,500 al km 20,000, in località Acqualadroni, mentre rimane chiusa la strada statale 185 “Di Sella Mandrazzi” dal km 64,600 al km 64,800, a Taormina.

Sempre nel Messinese, chiusa la statale 113dir tra Mortelle e Acqualadroni; e chiusa la statale 113 a Oliveri.

Altri comuni lambiti dalle fiamme sono Santo Stefano di Camastra, Patti, Villa Franca, fino a Taormina. Proprio a Santo Stefano di Camastra un vasto incendio nella mattinata è divampato in direzione di Canneto di Caronia.

Il fuoco si è subito propagato e quattro abitazioni che hanno subito danni. Sono state evacuate circa 200 persone. Anche un soccorritore è rimasto intossicato dal fumo. Sono state lambite dalle fiamme Mandanici. Il fronte di fuoco alimentato dal forte vento di scirocco è arrivato fino a Nizza di Sicilia.

“CHIEDEREMO STATO D’EMERGENZA”

“Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola”.

Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.

“Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.

Nel video sotto, registrato nel quartiere di Borgo Nuovo, a Palermo, la drammatica reazione di un uomo, dopo l’incendio che ha colpito la propria abitazione:

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