Cronaca
Ancora il coro “Fuori la mafia dallo Stato”, Meloni: “Battaglia che si può vincere”
Ancora il coro, partito questa volta all’inizio del corteo dall’albero Falcone alla via D’Amelio,
“Fuori la mafia dallo Stato”. Ancora una volta, come accaduto il 23 maggio scorso (IL VIDEO), è stato questo il coro che è partito all’inizio del corteo dall’albero Falcone e fino alla via D’Amelio, nel giorno del ricordo della strage del ’92.
Poi, l’accoglienza delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino. I manifestanti sfilano, a Palermo, dietro allo striscione “Basta Stato-Mafia”. A organizzare il corteo è stato il coordinamento 19 luglio di cui fanno parte la Cgil, Agende Rosse, Arci, Usb e tante altre sigle e movimenti di sinistra.
“Sono convinta che la battaglia contro la Mafia si possa vincere”. Queste le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in prefettura a Palermo. “Lo Stato ha inferto in questi mesi colpi importantissimi contro la criminalità organizzata e io sono stata colpita dal fatto che si mettesse in discussione finanche questo”.
“Io ho cominciato a fare politica – aggiunge – quando hanno ucciso Paolo Borsellino, a poche settimane dalle morte di Giovanni Falcone. E per me quell’esempio di uomini delle Istituzioni consapevoli dei rischi che corrono e ciò nonostante continuano a fare il loro lavoro, rimane uno degli elemento più simbolici di quello che mi ha spinto a fare politica e dove sono oggi”.
“Il senso della presenza qui oggi non è solo memoria – aggiunge – perchè la memoria ha un senso e una ragione se si raccoglie quel testimone, per questo abbiamo anche partecipato al comitato sulla sicurezza con tutti gli attori che ogni giorno, non solo a Palermo, si occupano di contrasto alle organizzazioni criminali, di lotta alla mafia per capire cosa altro serva e cosa il governo possa e debba fare per aiutare questi inquirenti straordinari, le forze dell’ordine che in ultimi mi mesi hanno arrestato più 1300 persone, 29 latitanti assicurati alla giustizia. Un lavoro straordinario”.
“La fiaccolata è stata un tema di agenda – prosegue – io ho preferito fare la cosa più istituzionale che c’era questa mattina, perché dall’altra parte se avessi partecipato solo alla fiaccolata avrebbero detto “eh ma non è non la cosa più istituzionale a cui partecipare”. Per cui probabilmente si farebbe polemica anche su questo. Quindi sono venuta a Palermo e ho fatto quello che mi sembrava giusto fare da presidente del Consiglio. Stasera c’è un’altra iniziativa a Civitavecchia della guardia costiera che avevano annunciato la mia presenza quindi ho cercato di mettere insieme tutto. Le polemiche? Io sono una persona che si permette di camminare sempre a testa alta, non scappo mai. Per cui sono qui oggi e sarò qui sempre quando c’è da combattere la mafia, e se qualcuno vuole far la polemica lo faccia, io continuerò sempre a fare il mio lavoro”.
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