Colpi di fucile a imprenditore e figlio a Scicli: fratelli fermati dai carabinieri
Sono stati fermati dai carabinieri, in Calabria, due fratelli: sono i presunti responsabili dell’agguato a colpi di fucile a Scicli

Sono stati fermati dai carabinieri: si tratta di due fratelli, che sono stati ritenuti autore e complice dell’agguato di ieri a colpi d’arma da fuoco, un fucile da caccia caricato a pallini, ai danni di un imprenditore ed a suo figlio, a Scicli.
I due presunti responsabili sono stati fermati in autostrada, mentre si trovavano in Calabria. Si tratta di due pregiudicati, e non è chiaro se stessero fuggendo. Secondo le prime informazioni raccolte, dietro la sparatoria ci sarebbero vecchi dissidi tra le due famiglie.
🟢 LA “CARICA” DEI 400MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
Nella periferia della cittadina in provincia di Ragusa, in contrada San Marco, un uomo armato di pistola a pallini da caccia ha mirato contro l’imprenditore, titolare di una casa di riposo, e contro il figlio di quest’ultimo. I due sono rimasti gravemente feriti al volto ma non sono in pericolo di vita. Dopo l’episodio, le vittime si sono recate dai carabinieri in cerca di soccorso, forse temendo per la propria vita. Per le due persone sospettate l’accusa sarebbe quella di tentato omicidio.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su teleone.it
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲
💪 I più cliccati negli ultimi giorni
- Dramma Giulia Tramontano, 29 anni: ritrovato cadavere in un bosco, fidanzato indagato
- “Ci ho litigato, ora vado a dormire”: un messaggio e poi Giulia scompare, è giallo
- Palermo, muore a 54 anni sulla spiaggia di Mondello: stava montando ombrelloni
- Ancora sangue sulle strade siciliane: schianto a Scoglitti, muore a 47 anni
- Fa irruzione al bar e senza parlare le spara: l’italiana Ornella uccisa così a 40 anni
- Lavora sul tetto, esplode ordigno della Prima guerra mondiale: gravissimo 30enne
- Si rompe il femore a 100 anni, in ospedale ingessano per due volte la gamba sana