Il Consiglio dei ministri impugna la Finanziaria della Regione siciliana

Impugnata la Finanziaria della Regione Siciliana: la comunicazione del Consiglio dei ministri

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Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato quindici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare: la legge di stabilità della Regione Sardegna e la legge di stabilità regionale 2023-2025 della Regione siciliana “in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale violano gli articoli 3, 9, 97, 117, primo comma, secondo comma, lett. e), g) e l), e terzo comma
119, quinto comma, nonché l’articolo 81, comma tre, relativamente alla copertura finanziaria”.

Finanziaria impugnata? La meraviglia e che ci si meravigli. Tutto ampiamente previsto e prevedibile (al punto che lo avevamo anche denunciato in aula), tranne nelle stanze dei bottoni di Schifani, che per questa sonora bocciatura non può nemmeno appigliarsi all’alibi preferito da Musumeci: scaricare le colpe dei fallimenti sull’ostilità del governo Conte”. Questo il commento del capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.

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“Certo che – dice De Luca – se dovessimo dare le pagelle a questo primo scorcio di legislatura, dovremmo inventarcelo un numero tanto basso. Niente proposte, nessuna iniziativa, solo litigi e la prima e unica legge che è stata fatta è finita a gambe all’aria. Finora l’esecutivo Schifani non ha prodotto nulla di utile, anzi non ha fatto proprio niente, se non proclami seguiti dal nulla, come nel caso del caro voli, o disastri, come le operazioni sfornate dall’assessorato al Turismo. Se il buongiorno si vede dal mattino non è difficile prevedere tempi durissimi per i siciliani”.

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