Ha preso la propria pistola, regolarmente denunciata, poi ha letteralmente sterminato la propria famiglia. Shock a L’Aquila, dove un medico in pensione, Carlo Vicentini, ha ucciso il figlio 43enne Massimo, malato di sclerosi multipla e attaccato ad un respiratore, la figlia Alessandra, 36enne, e la moglie.
Il dramma risalirebbe probabilmente a ieri, a circa 24 ore prima del ritrovamento dei corpi. La polizia li ha ritrovati oggi, intorno all’ora di pranzo. Si lavora per capire se si sia trattato di un gesto premeditato.
Raccolte le dichiarazioni del fratello dell’urologo: “Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andata al mare a Tortoreto (nel Teramano), ieri ho provato a contattarlo – ha spiegato Giovanni Vicentini – senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti”. Oggi la scoperta, con una copia delle chiavi.
Risalirebbe a circa le 2 della notte tra mercoledì e giovedì l’ultimo accesso su WhatsApp del telefono della figlia Alessandra. Al vaglio degli inquirenti tutti i telefonini. Nessuno dei vicini potrebbe indicare con certezza l’ora dell’omicidio suicidio.
“Era un professionista straordinario – ricorda il legale – ha sofferto sicuramente per la situazione clinica del figlio che stava poco bene e questa vicenda lo ha segnato. Ovviamente, la sofferenza è arrivata all’estremo e ha maturato questa idea”.
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