Aveva provato ad uccidere tutti e due in un sol colpo: la madre ed il patrigno. E lo aveva fatto avvelenando un piatto di penne al salmone. Ma Alessandro Leon Asoli è riuscito nel proprio intento soltanto con l’uomo, il 56enne Loreno Grimaldi, che è morto in preda a dolori lancinanti allo stomaco.
La storia risale all’aprile di due anni fa, e i fatti sono accaduti a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Qualche mese fa, nel settembre 2022, il 21enne è stato condannato in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio premeditato del patrigno e il tentato omicidio della madre, Monica Marchioni.
Per i giudici della corte d’Assise era stata una “sequenza da vero film dell’orrore e un dolorosissimo, lungo, autentico dramma”, come si legge nella sentenza. Per due anni il 21enne si era dichiarato innocente, con la sua difesa che tentava di convincere i giudici che in realtà era stata la madre del ragazzo a uccidere il compagno, colpita da una crisi depressiva.
Poi, il colpo di scena: durante un’udienza del processo in Corte d’Assise d’appello a Bologna, il giovane confessato ogni responsabilità sul delitto. “Sono stato io, spero che mia madre possa perdonarmi” avrebbe detto in tribunale, e ora il ragazzo spera di “poter avere una seconda possibilità”.
E proprio la mamma, Monica Marchioni, è tornata a parlare della vicenda: “Mi sono resa conto che mio figlio è un omicida – ha dichiarato la donna a La vita in diretta -. Il pentimento che lui può dimostrare non cambierà le cose, mio marito è morto. Non riesco a dimenticare i suoi occhi. Il perdono è lontano, da madre non so se riuscirò. Mi ha tolto tutto. Ha confessato e ha chiesto perdono. Ha ucciso tutti e due, me e mio marito. Ho perso tutta la famiglia e adesso sono sola”. Monica si sarebbe salvata solo per aver ingerito una minore quantità di cibo dopo aver sentito uno strano sapore nella pasta. E poi, rendendosi conto che il piano non stava funzionando, avrebbe tentato di soffocarla. Ora lui chiede scusa.
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