I carabinieri del nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando Provinciale di Palermo, hanno smantellato la piazza di spaccio di Bagheria, operante sotto l’egida mafiosa.
Eseguite 21 ordinanze di custodia cautelare, 9 disposte in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 4 all’obbligo di presentazione, emesse dal Gip presso il tribunale di Palermo, su richiesta della Dda. L’indagine, denominata Persefone 2, è il risultato di un’articolata manovra investigativa che ha portato alla luce un articolato sodalizio criminale finalizzato alla gestione della piazza di spaccio di Bagheria.
Secondo gli investigatori c’era la piena operatività dell’organizzazione criminale finalizzata al traffico di stupefacenti gestita da “cosa nostra” bagherese, anche grazie al canale di approvvigionamento proveniente dai mandamenti cittadini di Brancaccio e Porta Nuova.
Sempre secondo l’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi, che dovranno essere successivamente confermati dagli ulteriori passaggi processuali, in ordine a un sempre maggiore ricorso, da parte delle articolazioni di “cosa nostra”, ai traffici di stupefacenti, individuati quale valida opportunità per un adeguato sostentamento delle casse mafiose;
all’operatività di una organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti operante sotto il rigido controllo della famiglia mafiosa di Bagheria; all’esistenza di un asse di cooperazione, principalmente ascrivibile alle forniture, con il limitrofo mandamento di Brancaccio nonché con quello di Porta Nuova; alla gestione strutturale della piazza di spaccio bagherese, sviluppata in forma piramidale con il vertice ricadente all’interno del perimetro mafioso.
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