Sarebbe stato capace, attraverso raggiri contabili e attestazioni false, ad ottenere un “rimborso” da 470mila euro, grazie al Bonus cultura.
Questa la ragione del sequestro effettuato dalla Guardia di finanza a Palermo ad un commerciante, che è stato accusato di truffa aggravata per ottenere le erogazioni pubbliche legate al bonus.
Si tratta del titolare di una cartolibreria palermitana, nel quartiere Cep, per operazioni effettuate fra il gennaio del 2017 ed il novembre del 2021.
Dopo avere raccolto diverse testimonianze, i militari hanno ricostruito che l’uomo era riuscito a ottenere il rimborso del costo dei beni solo fittiziamente ceduti a fruitori del beneficio per l’ammontare che si avvicina al mezzo milione di euro. Acquisiti numerosi elementi che hanno evidenziato come il titolare, sostituendosi agli studenti mediante l’utilizzo delle loro credenziali, avrebbe riscosso dal ministero ai Beni culturali le somme connesse al voucher erogato.
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