Palermo, il calvario per un bimbo al “Di Cristina”: Schifani “sconvolto”

L’intervento del governatore siciliano dopo il racconto di una famiglia sull’esperienza al nosocomio palermitano

12-02-00-Ospedale-dei-bambini_G.-Di-Cristina-PALERMO

Una mamma ha recentemente descritto al quotidiano La Repubblica quanto vissuto da lei e dal suo bambino, il quale dopo essere stato ricoverato nel reparto di Nefrologia pediatrica all’ospedale Di Cristina di Palermo, ha passato cinque giorni di calvario, tra sveglie all’alba per i prelievi, infermieri distratti e litigiosi, medici irreperibili e in contraddizione tra loro su diagnosi e terapie.

Non è rimasto indifferente il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, il quale dalle colonne dello stesso giornale si è detto “sconvolto dal degrado della pediatria“.

Sono sconvolto dalla testimonianza di questa mamma – ha detto Schifani -. Voglio incontrarla per esprimerle solidarietà e prometterle che farò di tutto perchè nessun’altra famiglia debba vivere la sua esperienza”.

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“Dire che sono rimasto sconvolto è poco. Dinanzi a simili testimonianze di una madre che accudisce il figlio malato rimane poco da aggiungere, al di là di una dovuta e sentita solidarietà” aggiunge il governatore. “Ho subito chiamato il dirigente generale dell’assessorato, Salvatore Iacolino, in carica da pochi mesi, per disporre un’indagine conoscitiva. Ritengo doveroso verificare con puntualità i fatti denunciati. Nessuna caccia alle streghe, solo ricerca della verità per avere le idee chiare su come intervenire e cambiare le cose”.

“Il mio sogno è inaugurare anche in Sicilia un centro pediatrico d’eccellenza entro la fine di questa legislatura – dice ancora il presidente regionale -, per dare ai piccoli siciliani e ai loro genitori un’assistenza di qualità, frenare i viaggi della speranza e fare dell’Isola un polo di attrazione per il Mezzogiorno in campo pediatrico”.

Schifani ha voluto parlare anche delle nomine della sanità siciliana: “Verrà riconfermato solo chi ha lavorato bene. Non voglio tagliare teste ma un ricambio è necessario. Non accetterò dai partiti nomi a scatola chiusa di chi non ha brillato e mi riservo di chiedere una rosa di nomi per ogni azienda”.

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